Corpi di parole, parole di storie fra poltrone ricurve
E’ un viaggio statico
che inizia sempre
sotto cieli in burrasca,
su poltrone ricurve
ci ripariam sotto
ombrelli spessi
da calcinacci che piombano giù.
Si placa il tempo
avverso e ripuliamo
ciò che rimane intorno,
guardandoci davvero.
Tra le poltrone
fluttuano parole
che dipingono immagini,
che costruiscono corpi di narrazioni
e storie,
lineamenti di fatti,
pensieri e idee
solide come foreste.