Oltre un referto

E non sono stata capita
quando dicevo
di percepire bene
che il male stava nelle gambe,
sotto la pelle,
che tremori, stanchezza
dolori, scosse
non venivano da un riflesso emotivo
ma dal corpo.
Ed era così,
stabile in ogni mio moto interiore,
mi ritrovavo
custode, rotta
da qualcosa che esiste davvero
in me e ha un nome:
sclerosi multipla.
E poi ancora
non sono stata capita
in affermazioni consapevoli.
Oltre il camice
servirebbero
orecchie e cuore,
fiducia e presenza.
Oltre i dati
c’è la vita
di chi sta di fronte.
E’ questa invisibilità,
questo mancato allineamento
di parole
oltre una scrivania
a far male davvero,
più delle gambe,
dei tremori,
della confusione.
E in un referto
non c’è scritto
che il maggior desiderio
non è annullare il sintomo
ma sognare ancora
le stesse nuvole
senza fare di ogni passo
una salita impervia
e impossibile.

Immagine da pixabay -ELG21