In questo romanzo Federica Falzone sperimenta un racconto a due voci, una femminile e una maschile che si alternano, si intrecciano, fino a fondersi. I pensieri di Isabella e di Lorenzo muovono le loro azioni nella costruzione di un progetto di vita volto ad affermare il desiderio di realizzazione personale e lavorativa. I giovani si interrogano sui loro desideri, compiono scelte difficili, divenendo sostegno reciproco nei momenti in cui la realtà mostra il suo volto aspro. Con coraggio e tenacia vogliono realizzare se stessi senza rinunciare ai loro sogni, decidendo di partire dalla propria terra per cercare lavoro al Nord. Il linguaggio che Isabella e Lorenzo utilizzano è quello del cuore e le loro parole nello sviluppo della storia costruiscono nuove trame di relazioni e di affetti che consolidano esperienze lavorative in una città, che se dapprima è sentita come estranea, diverrà sempre più familiare…
Dalla prefazione della Prof. Enza Spagnolo, docente e critico letterario.
Si alternano in queste pagine sensazioni, suoni, profumi di una terra che rimane impigliata tra i pensieri e i capelli. La storia si snoda tra il sentimento di rivalsa, la malinconia e la quotidiana bellezza di una vita ordinaria e forse per questa ragione unica.
Ci sono le “isolitudini” dei personaggi fra le pagine, nel senso inteso da Bufalino che vede i siciliani oscillare tra il sentimento di appartenenza e quello di esclusione, l’apertura e la chiusura verso l’altro, verso i propri confini.
C’è il sapore della Sicilia in ogni riga, ci sono i legami, la gratitudine verso una nuova terra da scoprire e far divenire casa. C’è la crescita interiore che è il vero viaggio dell’eroe che ognuno di noi è chiamato a compiere. C’è ogni persona che racchiude in sè il suo luogo, lo porta nei suoi gesti, nel suo modo di riflettere e stare nel mondo. C’è ogni passo e respiro di chi vive al Nord, al Centro, al Sud perchè tutti abbiamo un luogo che ci abita dentro.