La voce danza sui bassi che scalciano
allo stesso ritmo del tuo cuore che urla.
Ai tamburi si aggrappa l’anima
che si sente strappata
alla quiete.
E le parole di una canzone
sono vetro che riflette
noi costretti a dirci ciao
su un marciapiede comune
che fra poco sarà cielo.
La razionalità stempera la rabbia
il dolore rimane incastrato
e sembra crescere e divorare.
E rimane il silenzio
di questo ingiusta necessità che divide
chi si appartiene
per un dovere pretenzioso.
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